1 feb 2015

Lezione 19 Sloveno /Pronome impersonale

Il gruppo dei pronomi impersonali include tutti i pronomi sostantivali di cui non si può definire con precisione l'agente. Sono perlopiù declinabili. Quelli che si riferiscono a persone sono di genere maschile, quelli che si riferiscono a cose sono di genere neutro, per esempio: Nekdo je motil pouk. (Qualcuno disturbava la lezione.), ma Nekaj je motilo pouk.(Qualcosa disturbava la lezione.), oppure Kdo je najlepši? (Chi è il più bello?), ma Kaj je najlepše? (Quale è la cosa più bella?).
Vi fanno parte i seguenti pronomi:
  • pronome interrogativo: kdo? (chi?), kaj? (cosa?),
  • pronome relativo: kdor (chi), ki (il quale),
  • pronome negativo: nihče (nessuno), nič (niente),
  • pronome indefinito: nekdo (qualcuno), nekaj (qualcosa),
  • pronome quantitativo: vsakdo (ognuno), precej (abbastanza).
  • Pronome interrogativo

    I principali pronomi interrogativi sono kdo? (chi?) e kaj? (che cosa?) e si declinano come segue:
    casosingolare
    1kdokaj
    2kogačesa
    3komučemu
    4kogakaj
    5o komo čem
    6s koms čim

    Pronome relativo

    I pronomi relativi introducono una frase che amplia il concetto esposto. Per iniziare una frase si usa kdor (colui che) per le persone, e kar (ciò che) per le cose. Tipico l'uso nei proverbi, ad esempio Kdor laže, tudi krade. (Chi mente anche ruba.) oppure Kar se je Janezek naučil, to Janez zna. (Ciò che Giovannino ha imparato è ciò che Giovanni sa.).
    casosingolare
    1kdorkar
    2kogarčesar
    3komurčemur
    4kogarkar
    5o komuro čemur
    6s komers čimer
    Questi due pronomi possono essere "generalizzati" con il suffisso -koli che ha significato di "qualsiasi", per esempio:
    Kdorkoli pride, je dobrodošel. (Qualsiasi persona venga, è la benvenuta.) oppure Karkoli je storila, je bilo zaman. (Qualsiasi cosa lei facesse, era inutile.)
    Per introdurre una frase dipendente si usa ki/kateri (il quale) che si riferisce al sostantivo più vicino nella frase. Tukaj so zvezki in knjiga, ki jo berem. (Qui stanno i quaderni ed il libro che sto leggendo.). Pur essendo equivalenti, è comunque preferibile usare ki invece di kateri, sebbene si tratti in pratica di una particella indeclinabile sempre seguita dal pronome personale, come si può vedere nello specchietto che segue. Tranne il nominativo di ki, questi pronomi hanno forme distinte per i generi ed i numeri. Kateri si declina come un regolare aggettivo, mentre i tre casi di ki che richiedono il pronome personale, cioè il secondo, il terzo ed il quarto, seguono la declinazione del pronome personale on, ona, ono.
    casosingolare
    1kikateri
    2ki gakaterega
    3ki mukateremu
    4ki gakaterega
    5o kateremo katerem
    6s katerims katerim
    Da menzionare infine kakršen (come che) e kolikršen (quanto che), meno usati e difficili da tradurre se non con qualche sempio: Fant, kakršen je Peter, je ponos družine. (Un ragazzo come [che è] Piero è un onore per la famiglia.) oppure Nisem še videl mize, kolikršna je ta. (Non ho ancora visto un tavolo [così grande] come questo.). La declinazione è quella regolare dell'aggettivo, con tre generi e tre numeri.
    casosingolare
    1kakršenkolikršen
    2kakršnegakolikršnega
    3kakršnemukolikršnemu
    4kakršnegakolikršnega
    5o kakršnemo kolikršnem
    6s kakršnims kolikršnim

    Pronome negativo

    Da non dimenticare che nihče/nikdo (nessuno) e nič (niente) richiedono il verbo nella forma negativa, cioè nella frase la negazione si ripete. Esempio: Nihče gani videl. (Nessuno l'ha visto.) oppure Nič me ne bo ustavilo. (Niente mi fermerà.) La forma nihče è più usata della nikdo, leggermente arcaica e poetica. La declinazione richiama quella dei pronomi relativi:
    casosingolare
    1nihčenič
    2nikogarničesar
    3nikomurničemur
    4nikogarnič
    5o nikomuro ničemur
    6z nikomerz ničimer

    Pronome indefinito

    Si tratta dei pronomi nekdo, kdo (qualcuno) e nekaj, kaj (qualcosa). Sebbene la traduzione italiana riporti solo due significati, esistono notevoli differenze tranekdo e kdo, e tra nekaj e kaj. Per quanto possibile dettagliare, le forme lunghe hanno un significato più particolare, mentre quelle brevi sono ampie generalizzazioni. Si potrebbe dire che la forma lunga indica persona o cosa ben definita ma sconosciuta o ignorata dal parlante, mentre la forma breve indica persona o cosa indefinita o facente parte di un insieme non definito.[1] Certo è una distinzione complicata e probabilmente priva di significato pratico. Un espediente che agevola un po' l'uso di questi pronomi potrebbe essere la distinzione tra frasi affermative da una parte e frasi negative ed interrogative dall'altra. In ultima analisi infatti, un'affermazione parla di "persona o cosa ben definita ma sconosciuta o ignorata dal parlante" (forma lunga), mentre una negazione e/o interrogazione tratta di "persona o cosa completamente indefinita" (forma breve). Resta pur sempre una particolarità linguistica che uno straniero riesce ad assimilare solo con moltissima pratica.
    La declinazione è quella del kdo? e kaj? pronomi interrogativi.
    Simile per concetto e uso è il pronome nekje, kje (da qualche parte), non declinabile.
    Esempi:
    Nekdo je odprl okno. (Qualcuno ha aperto la finestra.) – non sappiamo o non vogliamo dire chi, ma si tratta di persona ben definita. Si potrebbe dire "una certa persona".
    Naj kdo odpre okno. (Qualcuno apra la finestra.) – un qualcuno generico, non definito. Si potrebbe dire "una qualsiasi persona".
    Nekaj sem videl (Ho visto qualcosa.) - qualcosa in effetti c'era. Si potrebbe dire "una certa cosa".
    Ali si kaj videl? (Hai visto qualcosa?) – non è detto che qualcosa ci sia stato. Si potrebbe dire "un'eventuale cosa".
    Pavle se je nekje izgubil. (Paolo si è perso da qualche parte.) – da qualche parte in effetti ci sta. Si potrebbe dire "in un certo luogo".
    Si kje videl Pavla? (Hai visto Paolo da qualche parte?). – non è detto che si trovi dalle parti che tu hai visto. Si potrebbe dire "in uno dei luoghi che conosci".

    Particolarità

    La forma breve di questi pronomi, cioè kdo e kaj, costituisce alcuni nuovi pronomi (regolarmente declinabili) se aggiunta ai prefissi marsi-, mnogo-, malo-, redko-con significato rispettivamente di parecchio, molto, poco, raramente. Esempi:
    Marsikoga sem spoznal in marsikaj sem videl. (Ho conosciuto parecchia gente, e ho visto parecchie cose.)
    Mnogokaj moram popraviti. (Molte cose devo correggere.)
    Ta pot je malokomu znana. (Questo sentiero è noto a poche persone.)
    Redkokdo pride, redkokaj se pripeti. (Di raro qualcuno [rare persone] viene, di raro qualcosa [rare cose] succede.)

1 commento:


Il tuo commento è l'anima del blog,
Grazie della tua visita e torna ogni tanto da queste parti , un tuo saluto sarà sempre gradito. *Olgica *

ultimo post

auguri